Édouard Manet: pittore ribelle


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Édouard Manet: pittore ribelle

Ricorre oggi la nascita. Era il 23 gennaio 1832

Édouard Manet Édouard Manet è da sempre considerato (erroneamente) un membro del famoso movimento impressionista francese. In realtà non ne fece mai parte, perché non partecipò mai alle esposizioni con gli altri espressionisti. Anzi, al contrario, è ricordato per aver esposto al “Salon de Refusés”, in seguito ad uno "scandalo". É uno degli avvenimenti più conosciuti della sua carriera pittorica. Si tratta della vicenda del quadro "La colazione sull’erba", presentato al Salon del 1863. L’opera raffigura una donna nuda, in compagnia di due uomini vestiti, comodamente sdraiati su un prato a conversare (la tovaglia con il cesto di cibo sono sparpagliati disordinatamente sulla sinistra del quadro). Anche in questo caso bisogna sfatare il mito che il quadro sia stato rifiutato per la nudità della donna in primo piano (che tra l’altro guarda quasi con aria di sfida gli spettatori). Un’iconografia del genere già era stata usata, già prima di Manet. In passato si erano realizzate opere dove donne nude si trovavano in compagnia di uomini. Basti pensare al "Concerto campestre" di Tiziano o alla "Tempesta" di Giorgione, sicure fonti del nostro Manet. Lo scandalo in realtà fu dato dalla resa pittorica della pelle della donna, non accademica, ma dipinta con delle chiazze di colore, stese a "macchie". É un po’ la stessa cosa che accadde con "La nascita di Venere" di Cabanel, datata allo stesso anno dell’esposizione della "Colazione sull’erba" (1863). Anche qui le critiche puntarono la resa pittorica dell’incarnato della donna e non la nudità.
Dopo questa esposizione che apparentemente andò male, Manet raggiunse l’apice della sua carriera, continuando a realizzare capolavori ricordati fino ai giorni nostri. Ricordiamo l’ "Olympia" (1863) o "Il balcone" (1868-69).
Nonostante Manet non abbia fatto fisicamente parte dell’impressionismo, tenendosi distante, non gli impedì però di nutrire interesse verso questo movimento. Si nota infatti nei suoi quadri la sperimentazione dell’uso della luce naturale, "en plein air" e la scelta di soggetti di stampo conviviale.

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