Dieci anni fa, il 4 ottobre del 2009, moriva Gino Giugni.


L'italia di ieri, di oggi e di domani.

FONDAZIONE BRUNO BUOZZI

Dieci anni fa, il 4 ottobre del 2009, moriva Gino Giugni.

Dieci anni fa ci lasciava Gino Giugni, il prof. Giugni.
Era nato a Genova il 1 di agosto del 1927.
Docente di diritto del lavoro, fu chiamato da Giacomo Brodolini a lavorare alla stesura dello Statuto dei Lavoratori.
Socialista, si era iscritto appena diciottenne, nel 1945, ha guidato nel 1993 per tredici mesi, nel governo Ciampi, il Ministero del lavoro lo stesso di cui era stato titolare Brodolini.
Il 3 maggio del 1983 era da poco uscito dal suo ufficio romano di via Livenza quando una donna gli si avvicinò e senza proferir parola gli sparò alle gambe. Colpi di pistola sordi percorsero l’aria di una Roma quasi estiva.
Via Livenza si trova a poche decine di metri dalla sede nazionale della Cisl di via Po; per pura coincidenza Franco Marini era proprio in quel momento in strada con un suo amico.
Al grido di allarme della gente Marini andò verso il luogo dell’attentato e riconoscendo l’amico lo aiutò fino all’arrivo dell’ambulanza.
L’attentato fu rivendicato dalle Brigate Rosse che con Gino Giugni cambiarono strategia; erano le menti, i cervelli delle Stato che si dovevano colpire; purtroppo è ciò che poi tragicamente avvenne con Ezio Tarantelli, Massimo D’Antona e Marco Biagi
Giugni elaborò insieme a Ezio Tarantelli e Piero Craveri il documento a sostegno della conferma del decreto di San Valentino («no al referendum, no nel referendum»).
Ha riformato le liquidazioni trasformando l’istituto nel Tfr, Trattamento di Fine Rapporto.
Nel 1993, insieme a Carlo Azeglio Ciampi, ha elaborato un Protocollo che aggiungendosi allo Statuto dei Lavoratori, ha aggiornato la normativa sulle relazioni sindacali.
Ha fatto parte anche della Commissione parlamentare inquirente che ha indagato sulla Loggia P2.
Le Fondazioni Buozzi, Di Vittorio e Pastore organizzeranno il prossimo 23 ottobre a Roma presso la sede nazionale del Cnel un convegno sul tema “Dall’Autunno caldo allo Statuto del lavoratori” per ricordare i 50 anni della Legge 300 del 1970. Un’occasione per richiamare alla memoria Gino Giugni, uno dei maggiori protagonisti di un periodo importantissimo della nostra storia recente.


Dieci anni fa ci lasciava Gino Giugni, il prof. Giugni. Era nato a Genova il 1 di agosto del 1927. Docente di diritto del lavoro, fu chiamato da Giacomo Brodolini a lavorare alla stesura dello Statuto dei Lavoratori. Socialista, si era iscritto appena diciottenne, nel 1945, ha guidato nel 1993 per tredici mesi, nel governo Ciampi, il Ministero del lavoro lo stesso di cui era stato titolare Brodolini. Il 3 maggio del 1983 era da poco uscito dal suo ufficio romano di via Livenza quando una donna gli si avvicinò e senza proferir parola gli sparò alle gambe. Colpi di pistola sordi percorsero l’aria di una Roma quasi estiva. Via Livenza si trova a poche decine di metri dalla sede nazionale della Cisl di via Po; per pura coincidenza Franco Marini era proprio in quel momento in strada con un suo amico. Al grido di allarme della gente Marini andò verso il luogo dell’attentato e riconoscendo l’amico lo aiutò fino all’arrivo dell’ambulanza. L’attentato fu rivendicato dalle Brigate Rosse che con Gino Giugni cambiarono strategia; erano le menti, i cervelli delle Stato che si dovevano colpire; purtroppo è ciò che poi tragicamente avvenne con Ezio Tarantelli, Massimo D’Antona e Marco Biagi Giugni elaborò insieme a Ezio Tarantelli e Piero Craveri il documento a sostegno della conferma del decreto di San Valentino («no al referendum, no nel referendum»). Ha riformato le liquidazioni trasformando l’istituto nel Tfr, Trattamento di Fine Rapporto. Nel 1993, insieme a Carlo Azeglio Ciampi, ha elaborato un Protocollo che aggiungendosi allo Statuto dei Lavoratori, ha aggiornato la normativa sulle relazioni sindacali. Ha fatto parte anche della Commissione parlamentare inquirente che ha indagato sulla Loggia P2. Le Fondazioni Buozzi, Di Vittorio e Pastore organizzeranno il prossimo 23 ottobre a Roma presso la sede nazionale del Cnel un convegno sul tema “Dall’Autunno caldo allo Statuto del lavoratori” per ricordare i 50 anni della Legge 300 del 1970. Un’occasione per richiamare alla memoria Gino Giugni, uno dei maggiori protagonisti di un periodo importantissimo della nostra storia recente.

Condividi
Dieci anni fa, il 4 ottobre del 2009, moriva Gino Giugni.

Fondazione Bruno Buozzi
Fondazione
Bruno Buozzi
Via Sistina, 57
00187 Roma
GoogleMap
C.F. 97290040589
+39.06.6798.547
fbb@fondazionebrunobuozzi.eu

Seguici nella nostra pagina Facebook. Premi MI PIACE e non perderai più nessuna notizia.

Facebook

Sostienici con il 5X1000

Sostieni la Fondazione Bruno Buozzi con il tuo 5X1000. A te non costa nulla - essendo una quota d'imposta che lo Stato affida alle organizzazione di promozione sociale - ma aiuterai noi a finanziare progetti tesi a favorire gli studi sul sindacalismo promuovendone apposite iniziative.

Come fare? È davvero semplice

  • Compila il modulo 730, il CU oppure il Modello Unico;
  • Firma nel riquadro "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale";
  • Indica il codice fiscale della fondazione: 97290040589;
  • Anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero chi ha solo il modello CU fornitogli dal datore di lavoro o dall'ente erogatore della pensione, può destinare il 5x1000.

 

Fondazione Bruno Buozzi
FONDAZIONE
Bruno Buozzi

L'italia di ieri, di oggi e di domani.

Via Sistina, 57 - 00187 Roma | +39.06.6798.547 | fbb@fondazionebrunobuozzi.eu

Fondazione Bruno Buozzi
    

Biblioteca
Aperta al pubblico con accesso libero
Orario Dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:30 - il giovedì anche dalle ore 14:30 alle ore 17:30

Museo, Archivio e Collezioni
Aperto al pubblico con accesso libero
Orario Dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:30 - il giovedì anche dalle ore 14:30 alle ore 17:30

altra lingua  

Fondazione
Bruno Buozzi
Via Sistina, 57
00187 Roma
GoogleMap
C.F. 97290040589
+39.06.6798.547
fbb@fondazionebrunobuozzi.eu
Privacy & Cookie Policy

© Fondazione Bruno Buozzi.   Tutti i diritti sono riservati.
Credit grippiassociati ICT Design&Development