I have a dream. Io ho un sogno...


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Certo il reverendo Martin Luther King quando la pronunciò il 28 agosto del 1963 aveva ben chiaro l’impatto mediatico che tale “sogno” avrebbe creato.
Le oltre 250.000 persone che con lui quel giorno avevano sfilato per le strade di Washington per la Marcia per il lavoro e la libertà si ritrovarono al Lincoln Memorial per ascoltarlo, per essere presenti ad un evento che avrebbe segnato la storia.
Certo il contenuto è ben conosciuto ma qual’è la sua genesi?
È poco noto ma soltanto i primi sette paragrafi erano preparati.
I collaboratori di King evavano selezionato i temi e lui aveva steso il testo.
A un certo punto Mahalia Jackson, la grande cantante gospel che aveva aperto la manifestazione, iniziò a urlare: "Parla del sogno, Martin! Parla del sogno!".
Il reverendo King accantonò i fogli e cominciò a parlare a braccio.
La parte che è entrata nella storia era in realtà improvvisata, ed è anche questa la sua grande forza.
Un piccolo aneddoto. Dove è conservato il discorso scritto originale?
George Raveling, un ex giocatore di basket si trovava sul palco per il servizio d’ordine. Fu lui a raccogliere pochi secondi dopo la fine del discorso i fogli originali che ancora oggi conserva gelosamente.


Certo il reverendo Martin Luther King quando la pronunciò il 28 agosto del 1963 aveva ben chiaro l’impatto mediatico che tale “sogno” avrebbe creato. Le oltre 250.000 persone che con lui quel giorno avevano sfilato per le strade di Washington per la Marcia per il lavoro e la libertà si ritrovarono al Lincoln Memorial  per ascoltarlo, per essere presenti ad un evento che avrebbe segnato la storia. Certo il contenuto è ben conosciuto ma qual’è la sua genesi? È poco noto ma soltanto i primi sette paragrafi erano preparati. I collaboratori di King evavano selezionato i temi e lui aveva steso il testo.  A un certo punto Mahalia Jackson, la grande cantante gospel che aveva aperto la manifestazione, iniziò a urlare:

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