Il bombardamento dell’Abbazia di Montecassino


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Il bombardamento dell’Abbazia di Montecassino

15 febbraio 1944

15 febbraio 1944 Sono le 9 e 24 del 15 febbraio 1944.
Siamo nel basso Lazio in uno dei luoghi di preghiera più importanti ed antichi della cristianità, l’Abbazia di Montecassino.
San Benedetto nel 529 risalendo la Valle del Liri fino a Cassino, allora fiorente e ricco borgo, convertì l’antico tempio pagano in una chiesa dedicata a San Martino di Tours.
Questo fu l’inizio di uno dei più autorevoli monasteri del mondo.
Un luogo di preghiera ma anche di battaglia; nel corso dei secoli l’Abbazia ha subito diversi saccheggi e distruzioni; quella dei Longobardi del 557 e quella dei Saraceni dell’887.
Ma ritorniamo alle 9 e 24 del 15 febbraio 1944; i monaci sono raccolti in preghiera. Il conflitto mondiale sta devastando l’Italia e sicuramente i benedettini mentre invocano l’assistenza della Madonna e recitano «et pro nobis Christum exora», pregano affinché la guerra finisca il prima possibile.
Improvvisamente un rumore assordante, una tremenda esplosione, tutto crolla. Sulle loro teste e su quelle delle centinaia di profughi presenti nel monastero si abbattono una gragnola di bombe.
I bombardieri statunitensi hanno ricevuto l’ordine di distruggere il millenario monastero arroccato sul colle. Alle fortezze volanti seguono altre quattro ondate di bombardieri L’ordine fu dato dal generale americano Mark Wayne Clark, nella convinzione - poi rivelatasi errata - che l’interno dell’abbazia fosse occupato dai tedeschi.
In realtà, paradossalmente, proprio le macerie dell’abbazia consentirono molto più facilmente alle truppe tedesche di trovare rifugio e di continuare la battaglia. Cosa che in effetti fecero, con il risultato che la linea Gustav, che passava appunto da Cassino, poté resistere alla pressione degli Alleati fino a maggio di quell’anno.
Alle 13 e 33 è tutto finito, i monaci sono tutti salvi, ma diverse centinaia di profughi sono morti sotto le bombe, e sarà difficile, anche dopo la guerra, riesumarne i corpi e dare un nome alle lapidi.
In totale, durante la battaglia di Montecassino, che si sviluppò da gennaio a maggio del 1944, persero la vita circa 135mila tra alleati e tedeschi.

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