Il femminicidio non ha tregua


L'italia di ieri, di oggi e di domani.

FONDAZIONE BRUNO BUOZZI

Il femminicidio non ha tregua

Da inizio anno oltre 25 donne uccise da mariti o ex-compagni

Femminicidio Sono notizie allarmanti quelle che sentiamo quasi ogni giorno sui telegiornali. Donne uccise dalla furia sconsiderata e orrenda dei mariti o ex compagni. Sono donne perseguitate e stalkerizzate, fino a quando l’ossessione del loro uomo non si trasforma in omicidio. Solitamento il coniuge non accetta la separazione o la fine di una storia. Pensano di conseguenza che, facendo pressione sulla loro ex compagna, le cose si possano aggiustare. Ma non è così.
L’ultimo caso è accaduto proprio qualche giorno fa, il 26 maggio, a Prato. Elisa Amato, 30 anni, è stata uccisa dopo una lite con suo ex fidanzato, un giocatore di calcio di una società dilettantistica. Era ormai un anno che i due si erano lasciati, ma Federico Zini (l’ex fidanzato) non aveva ancora digerito la cosa. Dopo aver compiuto il folle gesto, si è suicidato. E sono stati molti i casi simili, dove il coniuge si è tolto la vita, forse pentito del gesto per cui non poteva più rimediare. A fine marzo un’altra donna è stata uccisa a Terzigno, vicino Napoli. Aveva 31 anni ed è stata uccisa dal marito dopo aver accompagnato la figlia a scuola. L’uomo si è suicidato il giorno dopo.
Un altro è accaduto a Cisterna di Latina, il 28 febbraio. Un carabiniere ha accoltellato l’ex moglie sotto la sua abitazione (che è riuscita a salvarsi) e ha poi tolto la vita alle due figlie che dormivano a casa. Alla fine si è suicidato.
Secondo il rapporto Eures, è cresciuta la percentuale dei femminicidi per motivi familiari. Sicuramente alla base di tutto ci sono problemi di dialogo tra i coniugi e liti che non vengono risolti. E in Italia l’andamento non è diminuito rispetto al 2017. Lo scorso anno infatti, nei primi dieci mesi, c’erano state 114 donne uccise. Un problema che dovrebbe farci riflettere e spingere a trovare delle soluzioni, come leggi e pene più pesanti per gli autori di questi drammatici e sconsiderati gesti.

Condividi
Il femminicidio non ha tregua

Fondazione Bruno Buozzi
Fondazione
Bruno Buozzi
Via Sistina, 57
00187 Roma
GoogleMap
C.F. 97290040589
+39.06.6798.547
fbb@fondazionebrunobuozzi.eu

Seguici nella nostra pagina Facebook. Premi MI PIACE e non perderai più nessuna notizia.

Facebook

Sostienici con il 5X1000

Sostieni la Fondazione Bruno Buozzi con il tuo 5X1000. A te non costa nulla - essendo una quota d'imposta che lo Stato affida alle organizzazione di promozione sociale - ma aiuterai noi a finanziare progetti tesi a favorire gli studi sul sindacalismo promuovendone apposite iniziative.

Come fare? È davvero semplice

  • Compila il modulo 730, il CU oppure il Modello Unico;
  • Firma nel riquadro "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale";
  • Indica il codice fiscale della fondazione: 97290040589;
  • Anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero chi ha solo il modello CU fornitogli dal datore di lavoro o dall'ente erogatore della pensione, può destinare il 5x1000.

 

Fondazione Bruno Buozzi
FONDAZIONE
Bruno Buozzi

L'italia di ieri, di oggi e di domani.

Via Sistina, 57 - 00187 Roma | +39.06.6798.547 | fbb@fondazionebrunobuozzi.eu

Fondazione Bruno Buozzi
    

Biblioteca
Aperta al pubblico con accesso libero
Orario Dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:30 - il giovedì anche dalle ore 14:30 alle ore 17:30

Museo, Archivio e Collezioni
Aperto al pubblico con accesso libero
Orario Dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:30 - il giovedì anche dalle ore 14:30 alle ore 17:30

altra lingua  

Fondazione
Bruno Buozzi
Via Sistina, 57
00187 Roma
GoogleMap
C.F. 97290040589
+39.06.6798.547
fbb@fondazionebrunobuozzi.eu
Privacy & Cookie Policy

© Fondazione Bruno Buozzi.   Tutti i diritti sono riservati.
Credit grippiassociati ICT Design&Development