La giornata ricordo delle vittime delle foibe


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La giornata ricordo delle vittime delle foibe

Il 10 febbraio si ricordano i circa 20 mila italiani che dopo l’8 settembre del ’43 e fino al 1947 furono vittime del massacro delle foibe.

Foibe Il 10 febbraio del 1947 venivano firmati i trattati di Parigi tra gli Alleati e le potenze dell’Asse sconfitte nella seconda guerra mondiale. Tra le decisioni prese vi fu il passaggio della penisola istriana dall’Italia alla Jugoslavia. Tale data è stata scelta come Giornata del ricordo delle vittime delle foibe.
La suddivisione tra italiani e slavi ricalcava fino a Trieste l’odierno confine tra Italia e Slovenia, mentre in Istria la situazione era molto più complessa, tanto che era difficile tracciare una linea di demarcazione italiani – slavi. D’altra parte vi erano pochissime zone della Venezia Giulia dove italiani o slavi erano totalmente assenti. Le percentuali degli italiani a Pola e Fiume erano dell’ 80 % circa. Il carattere culturale predominante di buona parte de regione è sempre stato italiano e molti slavi – al contrario degli italiani – erano bilingui. La pulizia etnica operata a partire dal 1943 da Tito e pagata col sangue di 20 mila italiani morti tra foibe e campi di concentramento e la conseguente emigrazione dei 350 mila italiani ha quasi completamente slavizzato la Venezia Giulia, segnando così la fine di una cultura che per secoli aveva caratterizzato la zona.

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